Il sapone alla cera d'api e propoli

Da bambina mi piaceva giocare col fango, costruire castelli di sabbia, lavorare con le formine; tutte cose che lascio fare volentieri ai miei bimbi  perchè sono convinta che attraverso il "paciugare" con la terra  possano non solo divertirsi, ma anche imparare. Penso sia un'occasione in più per conoscere il mondo intorno a loro. Toccando, annusando, manipolando, loro esplorano ciò che li circonda ed apprendono attraverso i sensi. Durante l'inverno, quando fuori fa freddo c'è vento o piove, usiamo la farina. Prepariamo torte e biscotti, budini ... ....

  

Penserete che da adulta sia cambiata? No! Mi piace ancora oggi "paciugarmi" le mani. Quindi oltre ai castelli di sabbia che faccio ancora volentieri con loro, mi piace preparare la pizza, cucinare, impastare le torte e ... fare il sapone! Ho volutamente inserito il sapone al fianco di attività legate alla cucina ed al cibo perchè se ve ne proponessi una foto in fase d'opera vicino ad una crema pasticciera sfido io a distinguere l'uno dall'altra!
Sono sempre stata una fan del sapone di Aleppo. Il suo profumo naturale, la sua consistenza morbida, mi hanno conquistata appena l'ho conosciuto. Per anni lo usai, comprandone in grande quantità quando mi si presentava l'occasione, poi da quando abbiamo le api e mi sono trovata in possesso di una mole considerevole di cera, ho pensato di utilizzarla per fare il mio sapone:


Sapone alla cera d'api e propoli


Quando facciamo il sapone i bimbi si tengono a dovuta distanza... E' una preparazione un po' pericolosa  per loro, dovendo utilizzare la soda caustica. Poi  però quando vengono aggiunti gli altri ingredienti come l'olio di oliva, la cera, la propoli, i fiorellini di lavanda, ognuno di noi ci mette un pò della sua creatività. E quindi la fantasia la fa da padrona!
Tempo fa ho comprato su un sito francese che vende basi per autoprodursi dei prodotti cosmetici un'essenza biologica di lavanda della Provenza. L'ho utilizzata e devo dire che rilascia un delicato profumino, ma il mio profumo preferito è quello della cera e del miele.

Favo di nido costruito con cera nuova, chiarissima. In alto miele opercolato.


Per farsi un bel pò il sapone ecco la mia ricetta:

  • 128 grammi di soda caustica in scaglie (si compra nelle ferramenta)
  • 300 grammi di acqua
  • 100 grammi di cera
  • 900 grammi di olio di oliva

Sciogliere la soda caustica nell'acqua, versare la soluzione ottenuta nell'olio e poi aggiungere la cera sciolta a bagnomaria. Frullare tutto con un minipimer e poi versare nello stampo.
Decorare.

Accortezze: 

  • Quando si maneggia la soda caustica usare sempre gli occhialini di protezione e i guanti perchè la soluzione ottenuta raggiunge la temperatura di 80 gradi e quindi potrebbe ustionare la pelle e gli occhi.
  • Utilizzare un contenitore in plastica o in acciaio. Non in alluminio!! La prima volta che facemmo il sapone utilizzammo una vecchia pentola in alluminio e la soda caustica la corrose  producendo dei vapori sicuramente non salutari! Anche se utilizzate un contenitore in  plastica ci tengo a suggerirvi di utilizzarne uno di buona qualità. Una volta infatti, frullando il sapone con il minipimer, il contenitore di plastica si frantumò,  rilasciando tanti piccolissimi pezzettini che poi rimasero nel sapone... effetto scrub non desiderato... 


Un sapone quindi naturale, biodegradabile, estremamente delicato sulla pelle, ricco in cera d'api e  naturalmente profumato.

Concludo che tanti piccoli saponini autoprodotti a forma di cuoricino sono stati le nostre bomboniere di nozze... Un dolce elogio all'autoproduzione!

  Grazie apine belle!


Commenti

  1. Che bello, e raccontato così sembra anche facile...prima o poi ci proviamo anche noi!

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  2. appena finisco le scorte in casa ci provo anche io Dani :)

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  3. Ciao! Bellissima idea! �� posso chiederti in che momento e in che quantità hai aggiunto la propoli? Grazie!

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    1. Ciao, scusa se ti rispondo solo ora!
      La propoli è contenuta all'interno della cera perchè per fare il sapone usiamo cera che raschiamo dai favi durante le visite di controllo primaverili. Le api costruiscono "ponti di cera" e strutture complesse che collegano tra loro i favi e l'interno dell'arnia. Quando l'apicoltore esegue il controllo settimanale deve per forza di cose asportare tutta questa cera in eccesso che ostacola l'ispezione della famiglia.
      Questa cera non viene sprecata ma recuperata e usata per diversi fini.
      A presto.

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  4. Ciao, al posto della soda caustica vorrei usare la lisciva, che proporzione mi consiglieresti?

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